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Nirgendwo sonst wir die Pasta so vielfältig geformt, gefeiert und serviert wie in Italien. In Il mondo della Pasta nimmt Domenico Gentile uns mit auf eine außergewöhnliche kulinarische Reise zu den wichtigsten Pastaformen und den köstlichen Gerichten und Saucen, die sie begleiten. Die über 80 Rezepte zu all diesen Schätzen der italienischen Pastakultur werden einfach verständlich erklärt, detaillierte Stepfotos zum Zubereiten, Formen und Füllen handgemachter Pasta-Sorten öffnen Anfängern wie auch erfahrenen Pastaliebhabern das Tor zur ganzen Welt der italienischen Nudelkunst. Als contorni – Beilage – zu den Rezepten und praktischen Informationen in der Pasta-Schule serviert Domenico atmosphärische Reisefotos und spannende Geschichten rund um die Nudel: Er besucht Pasta-Feste und Nudel-Hotspots, z.B. das Tortellini Fest in Mantova, di Sagra delle Orecchiette in Bari und natürlich Gragnano, die Hauptstadt der Pasta. Er holt sich Tipps von Experten in Manufakturen und entlockt Hausfrauen ihre Geheimrezepte. Besser kann man Pasta nicht genießen!
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Seitenzahl: 215
Veröffentlichungsjahr: 2025
Rezeptverzeichnis
Vorwort
PASTAWISSEN
Pasta – eine Liebesgeschichte
Getrocknete Pasta
Die Welt der Pastasorten
Pasta-Pairing
Pasta-Regeln
Zu den Rezepten
Die Welt der regionalen Pasta
PASTA FRESCA
Grundrezepte und Anleitungen zum Herstellen frischer Pasta
PASTA RIPIENA
Anleitungen und Rezepte zum Herstellen gefüllter Pasta
PASTA IN BRODO
Rezepte für Pasta in Brühen und Suppen
PASTA ASCIUTTA
Rezepte für Ragùs, Pesti und Pastagerichte mit Fleisch, Gemüse und Fisch
PASTA AL FORNO
Rezepte für Pastagerichte aus dem Backofen
GNOCCHI
Rezepte und Anleitungen zum Herstellen und Servieren frischer Gnocchi
PASTA DOLCE
Rezepte für süße Pastagerichte
Dank
Impressum
In diesem Register finden Sie alle Rezepte alphabetisch aufgelistet, jedoch ohne feste Seitenzahlen, da sich diese je nach Schriftgröße und Anzeigeeinstellungen Ihres E-Readers ändern können.
Um ein bestimmtes Rezept schnell zu finden, nutzen Sie einfach die Suchfunktion Ihres Geräts. Geben Sie den Namen des Rezepts ein, und Sie gelangen direkt zur entsprechenden Stelle im Buch.
A
Anchovis
Orecchiette con cime di rapa
Pasta con le sarde
Anelletti
Anelletti siciliani al forno
Auberginen
Anelletti siciliani al forno
Pasta alla Norma
Pasta con pesce spada e melanzane
Pesto di melanzane
Aufläufe
Anelletti siciliani al forno
Cannelloni ricotta e spinaci
Conchiglioni con mortadella
Gnocchi alla romana
Gnocchi alla sorrentina
Lasagne al ragù bolognese
Lasagne di carnevale napoletana
Pasta china calabrese
Rigatoni al forno con pancetta e broccoli
Vincisgrassi
B
Béchamelsauce
Bohnen
Gefüllte Pasta Raviolo aperto
Maltagliati con fagioli
Pasta e fagioli
Pasta fagioli e cozze
Brokkoli
Rigatoni al forno con pancetta e broccoli
Brühe
Passatelli al brodo
Pastina in brodo con ricotta
Tortellini al brodo
Bucatini
Bucatini all’amatriciana
Pasta con le sarde
Bunte Pastateige
Grüne Pasta mit Spinat
Rote Pasta mit Roter Bete
Rote Pasta mit Tomate
Schwarze Pasta mit Sepiatinte
Busiate
Pasta gamberi e pistacchio
C
Calamarata
Calamarata
Cannelloni
Cannelloni ricotta e spinaci
Cavatelli
Pasta e fagioli
Cime di rapa
Orecchiette con cime di rapa
Conchiglioni
Conchiglioni con mortadellai
E
Eier
Anelletti siciliani al forno
Lasagne di carnevale napoletana
Mezze maniche alla carbonara
Pasta al cioccolato in spuma di vaniglia
Pasta china calabrese
Ravioli con sopresa
Erbsen
Anelletti siciliani al forno
Conchiglioni con mortadella
Pasta e piselli in bianco
F
Feigen
Sacchetti con fichi e prosciutto
Fenchel
Pasta con le sarde
Fettuccine
Fettuccine Alfredo
Fisch
Minestra di pesce del trasimeno
Orecchiette con cime di rapa
Pasta con le sarde
Pasta con pesce spada e melanzane
Fregola
Fregola con ceci e pancetta
Frittiertes
Cannolo fritto
Cassatelle siciliane
Sebadas
Fusilli
Pasta gamberi e pistacchio
G
Garnelen
Pasta gamberi e pistacchio
Spaghetti allo scoglio
Geflügel
Agnolotti del plin
Mezzelune di zucca
Ragù d‘oca (Gans)
Ragù d’anatra (Ente)
Gefüllte Pasta
Agnolotti del plin
Cannolo fritto
Cassatelle siciliane
Culurgiones D’Ogliastra
Mezzelune di zucca
Ravioli con sopresa
Ravioli di carne ai funghi porcini
Raviolo aperto
Sacchetti con fichi e prosciutto
Sebadas
Tortelli maremmani
Tortellini al brodo
Gnocchi
Gnocchi al gorgonzola e spinaci
Gnocchi alla friulana
Gnocchi alla romana
Gnocchi alla sorrentina
Gnudi alla toscana
Gnudi
Gnudi alla toscana
Gorgonzola
Gnocchi al gorgonzola e spinaci
Grundrezepte
Béchamelsauce
Gemischter Pastateig mit Ei
Grüne Pasta mit Spinat
Kartoffelgnocchi
Pastateig mit Ei
Reiner Semolina-Pastateig
Rote Pasta mit Roter Bete
Rote Pasta mit Tomate
Schwarze Pasta mit Sepiatinte
Sfoglie mit Kräutern
H
Hackfleisch gemischt
Anelletti siciliani al forno
Gran ragù della Lucania
Lasagne al ragù bolognese
Pasta china calabrese
Ragù friulano
Ragù toscano
Vincisgrassi
Hackfleisch, Rind
Ragù alla bolognese
Hummer
Raviolo aperto
Paccheri all’astice
K
Kalb
Agnolotti del plin
Pasta Mezzelune di zucca
Kaninchen
Agnolotti del plin
Kartoffeln
Culurgiones d’ogliastra
Gnocchi al gorgonzola e spinaci
Gnocchi alla sorrentina
Gnocchi alla sorrentina
Kartoffelgnocchi
Minestra di pesce del trasimeno
Pasta e patate
Kichererbsen
Fregola con ceci e pancetta
Kürbis
Gnocchi alla friulana
Mezzelune di zucca
L
Lamm
Gran ragù della Lucania
Ragù abruzzese di castrato
Lasagne
Lasagne al ragù bolognese
Lasagne di carnevale napoletana
Vincisgrassi
Linguine
Linguine alle vongole
M
Maccheroncini
Pasta con salsiccia, nduja e mascarpone
Malloreddus
Malloreddus alla campidanese
Maltagliati
Maltagliati con fagioli
Mangold
Tortelli maremmani
Mascarpone
Pasta al cioccolato in spuma di vaniglia
Pasta con salsiccia, nduja e mascarpone
Ravioli con sopresa
Mezze maniche
Mezze maniche alla carbonara
Pasta con pesce spada e melanzane
Mortadella
Conchiglioni con mortadella
Tortellini al brodo
Muscheln
Linguine alle vongole
Pasta fagioli e cozze
Spaghetti allo scoglio
N
Nduja
Pasta con salsiccia, nduja e mascarpone
O
Orecchiette
Orecchiette con cime di rapa
P
Paccheri
Cannolo fritto
Paccheri all’astice
Paprikaschoten
Ragù friulano
Passatelli
Passatelli al brodo
Pasta formen
Busiate
Campanelle
Capunti
Farfalle
Fettuccini
Fileja
Gagarnelli
Agnolotti del plin
Anolini
Caramelle
Culurgiones
Fagottini
Mezzelune
Ravioli ausgestochen
Ravioli dreieckig (Triangoli)
Ravioli viereckig
Raviolo aperto
Sacchetti
Tortellini
Tortelloni
Triangoli (dreieckige Ravioli)
Gnocchetti
Lagane
Lange Pasta Pastamaschine
Lange Pasta von Hand
Linguine
Maccarruni al ferretto
Mafalde
Maltagliati
Orecchiette
Pappardelle
Pici
Quadrettini
Quadrucci
Scialatielli
Sfoglie für Lasagne und Cannelloni
Spaghetti alla chitarra
Stracci
Tagliatelle
Tagliolini
Trocolli
Trofie
Pasta mista
Pasta e patate
Pasta fagioli e cozze
Pastina
Pastina in brodo con ricotta
Penne
Pasta alla Norma
Pesto
Pasta gamberi e pistacchio
Pesto alla trapanese
Pesto di melanzane
Pesto di noci
Pesto di pistacchi
Pesto di pomodori secchi
Pesto di zucchini
Pilze
Ravioli di carne ai funghi porcini
Sacchetti con fichi e prosciutto
Tagliolini al burro e tartufo
Pistazien
Pasta gamberi e pistacchio
Pesto di pistacchi
R
Ragùs
Gran ragù della Lucania
Ragù abruzzese di castrato
Ragù alla bolognese
Ragù d‘oca
Ragù d’anatra
Ragù di maiale
Ragù friulano
Ragù napoletano
Ragù toscano
Ricotta
Cannelloni ricotta e spinaci
Cannolo fritto
Cassatelle siciliane
Gnudi alla toscana
Lasagne di carnevale napoletana
Pastina in brodo con ricotta
Ravioli con sopresa
Sacchetti con fichi e prosciutto
salata Pasta alla Norma
Sebadas
Tortelli Maremmani
Rigatoni
Pasta china calabrese
Pasta con pesce spada e melanzane
Polpo alla genovese
Rigatoni al forno con pancetta e broccoli
Rigatoni alla gricia
Rigattini
Pasta e piselli in bianco
Rind
Agnolotti del plin
Ragù alla bolognese
Ragù napoletano
Ragù toscano
Ravioli di carne ai funghi porcini
S
Salsiccia
Gran ragù della Lucania
Lasagne di carnevale napoletana
Malloreddus alla campidanese
Pasta china calabrese
Pasta con salsiccia, nduja e mascarpone
Ragù di maiale
Ragù napoletano
Sardinen
Pasta con le sarde
Schinken
Sacchetti con fichi e prosciutto
Tortellini al brodo
Schokolade
Cassatelle siciliane
Pasta al cioccolato in spuma di vaniglia
Schwein
Agnolotti del plin
Lasagne di carnevale napoletana
Malloreddus alla campidanese
Pasta con salsiccia, nduja e mascarpone
Ragù di maiale
Ragù napoletano
Ragù toscano
Sacchetti con fichi e prosciutto
Tortellini al brodo
Spaghetti
Spaghetti alla Nerano
Spaghetti allo scoglio
Spaghettini
Spaghettini all’acqua di limone
Spinat
Agnolotti del plin
Cannelloni ricotta e spinaci
Gnocchi al gorgonzola e spinaci
Gnudi alla toscana
Ravioli con sopresa
Strangozzi
Minestra di pesce del Trasimeno
T
Tagliatelle
Pasta al cioccolato in spuma di vaniglia
Torta di tagliatelle
Tagliolini
Minestra di pesce del Trasimeno
Tagliolini al burro e tartufo
Techniken
Ausrollen mit der Pastamaschine
Ausrollen von Hand
Gestreifte Pasta
Pasta avanzata (Teigreste)
Tintenfisch
Calamarata
Polpo alla genovese
Spaghetti allo scoglio
Tomaten, getrocknete
Pesto di melanzane
Pesto di pomodori secchi
Tomaten
Anelletti siciliani al forno
Bucatini all’amatriciana
Calamarata
Culurgiones D’Ogliastra
Fregola con ceci e pancetta
Gnocchi alla sorrentina
Gran ragù della lucania
La devozione
Lasagne al ragù bolognese
Lasagne di carnevale napoletana
Malloreddus alla campidanese
Minestra di pesce del trasimeno
Paccheri all’astice
Pasta alla Norma
Pasta china calabrese
Pasta con pesce spada e melanzane
Pasta e fagioli
Pasta fagioli e cozze
Pesto alla trapanese
Ragù abruzzese di castrato
Ragù d‘oca
Ragù di maiale
Ragù friulano
Ragù napoletano
Ragù toscano
Spaghetti allo scoglio
Vincisgrassi
Tonnarelli
Cacio e pepe
Tortellini
Tortellini alla panna
Trofie
Trofie al pesto Genovese
Trüffel
Tagliolini al burro e tartufo
V
vegetarisch
Cacio e pepe
Cannelloni ricotta e spinaci
Cannolo fritto
Cassatelle siciliane
Culurgiones D’Ogliastra
Fettuccine Alfredo
Gnocchi al gorgonzola e spinaci
Gnocchi alla friulana
Gnocchi alla romana
Gnocchi alla sorrentina
Gnudi alla toscana
La devozione
Maltagliati con fagioli
Passatelli al brodo
Pasta al cioccolato in spuma di vaniglia
Pasta alla Norma
Pasta e piselli in bianco
Pastina in brodo con ricotta
Pesto alla Trapanese
Pesto di melanzane
Pesto di noci
Pesto di pistacchi
Pesto di pomodori secchi
Pesto di zucchini
Ravioli con sopresa
Sebadas
Spaghetti alla Nerano
Spaghettini all’acqua di limone
Tagliolini al burro e tartufo
Torta di tagliatelle
Tortelli maremmani
Trofie al pesto Genovese
W
Walnüsse
Pesto di noci
Z
Zitronen
Spaghettini all’acqua di limone
Zucchini
Pesto di zucchini
Spaghetti alla Nerano
Schließen Sie die Augen und denken Sie an Italien. Was sind die ersten drei Dinge, die Ihnen sofort einfallen? An welcher Stelle steht dabei Pasta? Gleich an der ersten, oder doch erst an dritter Stelle? Neben Dolce Vita und Amore gehört Pasta immer zu Italien. Italien ist schon viele Jahre meine große Leidenschaft. Meine Berufung und die Heimat meines Herzens. Auch wenn ich in Deutschland aufgewachsen bin und als Halbitaliener meine Mama schließlich Deutsche ist, habe ich mindestens sechs Wochen im Jahr in Italien verbracht. Bei uns zu Hause gab es täglich Pasta. Ganz egal, ob meine Mama daraus eine „eingedeutschte“ Version machte oder ob ich in Kalabrien bei meiner Tante Caterina Pasta mit Salsiccia, mit Linsen, Kichererbsen oder Auberginen bekommen habe. Seit nunmehr fast 15 Jahren gehört die italienische Küche zu meinem täglichen Leben. Ganz gleich, ob bei Kochkursen, Live Cooking auf Messen, in YouTube-Videos oder eben in Kochbüchern. Meine Kochbücher stehen für eine traditionelle italienische Küche: die Küche der Nonnas Italiens, ob im Norden, im Zentrum oder im Süden.
Der Hauptakteur der italienischen Küche ist die Pasta in unglaublicher Vielfalt: lange Sorten, kurze Sorten, schmale, dicke, runde, Nudeln mit Öffnungen, hohle, welche für die Suppe, welche zum Füllen. Und das alles nicht nur frisch zubereitet, mit und ohne Ei, sondern, und das macht in der Tat den Löwenanteil aus, als getrocknete Pasta aus dem Supermarkt oder der Pastamanufaktur. In Italien zählt man über 300 Pastasorten. Es ist das Land mit dem höchsten Pro-Kopf-Verzehr an Pasta auf der Welt. Jede Region Italiens hat ihre eigenen Sorten, und jede dieser Sorten wird mit einer anderen, ganz speziellen Sauce serviert.
In diesem Buch möchte ich all diesen Pastaspezialitäten der einzelnen Regionen auf den Grund gehen. Ich möchte die wichtigsten Pastasorten – ob frisch oder getrocknet – mit den wichtigsten Saucen kombinieren und diese auch als Rezepte hier festhalten. Dabei treffe ich, in typischer Domenico-Gentile-Manier, Menschen, die täglich mit bestimmten Sorten und Saucen zu tun haben. Kommen Sie mit mir auf die Reise durch die Welt der Pasta in Italien.
Buon appetito! Euer
Il mondo della pasta italiana – in diesem Kapitel reisen wir in die wunderbare Welt der italienischen Pasta. Was ist Pasta? Woher kommt sie? Wie findet man sich zurecht in der Sortenvielfalt und welche regionalen Spezialitäten muss man einfach probieren? Es gibt viel zu entdecken!
Nudeln haben eine sehr lange Tradition und ziehen sich wie ein roter Faden durch die kulinarische Geschichte. Wobei dieses Bild bei genauerer Betrachtung nicht ganz stimmt. Zum einen sind Nudeln natürlich nicht rot, es sei denn, man färbt sie. Zum anderen ist es keine lineare Geschichte, denn der eine Ursprung der Nudel lässt sich nicht rekonstruieren – das muss man mit Blick auf die Forschung auch als Italiener zugestehen. Vielmehr verbinden die gekochten Teigfäden die Küchen der Welt auf köstlichste Weise.
Quartieri Spagnoli – Neapel.
WAS IST PASTA?
Pasta ist heute in vielen Teilen der Welt ein Grundnahrungsmittel, vergleichbar mit anderen Größen wie Kartoffeln und Reis oder dem berühmten „täglichen Brot“. Mit dem Brot gemeinsam hat die Nudel, dass sie aus Getreideteig, also hauptsächlich gemahlenem Korn und Wasser, besteht. Und das italienische Wort „Pasta“ bedeutet auch einfach „Teig“. Doch nicht nur Italiener haben beim Klang dieses Wortes sofort die Vielfalt der Nudelwelt vor Augen. Nudeln oder Pasta könnte man auch ganz sachlich als „Teigwaren“ bezeichnen: Getreideteige, die nicht fermentiert und nicht gebacken werden wie Brot oder Kuchen, sondern in Wasser gegart werden.
DIE GESCHICHTE DER PASTA
Von der täglichen Mahlzeit bis hin zu Gourmet-Zubereitungen ist Pasta vielleicht das vielseitigste, beliebteste und vertrauteste Essen auf unseren Tischen – und das seit vielen Jahrtausenden. Die Geschichte der Nudel reicht zurück bis in die Antike, ja sie lässt sich sogar bis zu den Ursprüngen der Zivilisation zurückverfolgen, als der Mensch das Nomadenleben aufgab, sich der Landwirtschaft widmete und mit dem Anbau von Weizen begann – dem kostbaren Getreide, das, gemahlen und mit Wasser zu Teig geknetet, zu dünnen Fladen geformt und auf heißen Steinen gekocht wurde.
Der Ursprung – kein Grund zu streiten
Wer dann die Nudel erfunden hat? Das wird wohl niemals ganz geklärt werden. Klarheit herrscht inzwischen darüber, dass der alte Streit, ob es China oder Italien war, Geschichte ist. Richtet man sich nach archäologischen Funden, gibt es Nudeln gesichert seit 4000 Jahren in China. Dass die Nudel nicht von Marco Polo aus Asien nach Italien importiert wurde, belegen allerdings Nudelgeräte aus dem 4. Jahrhundert, die in Italien ausgegraben wurden, lange vor seiner Zeit. Gehen wir also davon aus, dass die Technik, Teige zu formen und zu kochen, an verschiedenen Orten der Welt unabhängig voneinander entstanden ist. Und an welchem Ort der Welt sie auch zuerst aufgetaucht sein mag, wer welche Nudel auch immer wohin mitgebracht haben mag, wichtig für den Geschmack ist doch letztendlich, was die Menschen aus der Entdeckung der Nudel gemacht haben. Und hier sind die Italiener wahrscheinlich Weltmeister: Über viele Jahrtausende wurde Pasta hier verfeinert wie sonst nirgendwo.
In Sardinien findet man viele außergewöhnliche Pastaformen, z. B. die Lorighittas, die noch heute nach alter Tradition von Hand geformt werden.
Die Antike – die Geburt der Ur-Tagliatelle
Die aktuell ältesten bekannten Zeugnisse im antiken Europa stammen aus dem 4. Jahrhundert v. Chr. So schreibt beispielsweise der Grieche Aristophanes vom „Laganon“, einem Teig aus Wasser und Mehl, der zu dünnen Fladen geformt und in Streifen geschnitten wurde.
Man vermutet, dass diese Kunst von Griechenland nach Süditalien gelangte. In Ciceros Rom nannte man die Vorfahren der heutigen Tagliatelle „laganum“. Ein Rezept, das in der späten Kaiserzeit auch Apicius nicht entgangen ist, der diese Nudel in seinem „De re coquinaria“, einem der ältesten Kochtexte der Welt, feiert.
Das Mittelalter – Zeitalter der Innovationen
Es muss ein großer Hunger auf Pasta wie auch auf Kreativität im Kochtopf geherrscht haben: perforierte, gefüllte, vielfältig geformte Nudeln, begleitet von den typischen Gewürzen der lokalen kulinarischen Traditionen – die blühende Fantasie der Köche bereicherte die Pastatradition mit einer Vielfalt an Sorten.
Das Zeitalter der getrockneten Pasta
Neben der Formenvielfalt kam es im späteren Italien zu einer weiteren Neuerung, die Pasta, wie wir sie heute kennen, entscheidend prägte: Im 12. Jahrhundert waren Nudeln belegt auch im arabischsprachigen Raum gebräuchlich. Und es ist die arabische Bevölkerung der Wüste, der wir die Einführung der Trocknungstechnik über Sizilien zu verdanken haben. Das Trocknen ist auch heute noch eines der wichtigsten Verfahren in der Pastaproduktion.
Durch das Trocknen wurden die Nudeln haltbar gemacht und konnten auf den Wanderungen als Vorrat mitgeführt werden. Dies war auch wichtig, da das verfügbare Wasser nicht immer ausreichte, um jeden Tag frische Nudeln herzustellen. Die ersten Erwähnungen finden sich im arabischen kulinarischen Handbuch aus dem 9. Jahrhundert n. Chr., in dem die „Rista“ erwähnt wird, eine getrocknete Pasta in Form kleiner perforierter Zylinder, die als Vorfahre der heutigen Makkaroni gilt. Ein sehr verbreitetes Gericht unter den Berberstämmen und noch heute in Syrien und im Libanon bekannt. Ein weiterer Hinweis auf die arabischen Ursprünge der getrockneten Nudeln findet sich auch in einer Schrift aus dem Jahr 1154. Der Autor Al-Idrisi, arabischer Geograph des Königs von Sizilien, Roger des II., beschreibt dort eine Speise namens „Tria“ (vom arabischen Namen „itriya“), eine getrocknete Nudel, die in viele lange, abgerundete Fäden unterteilt ist.
Das Zeitalter der Pastazünfte – Nudeln für alle
Im 16. und 17. Jahrhundert eroberte die Pasta einen unumstrittenen Platz auf den Tischen der italienischen Halbinsel und wurde zum Hauptnahrungsmittel des „Volkes“. Diese Erfolgsgeschichte der Nudel hing mit der fortschreitenden Entwicklung von Geräten und Techniken zusammen, die es einfacher und schneller und somit auch günstiger und alltagstauglicher machten, Pasta herzustellen. Ein Beispiel für solche Neuerungen ist das Mattarello (Nudelholz).
Es entwickelten sich regelrechte Pastaproduktions-Hotspots, flankiert von einem weit verzweigten Netz kleiner Manufakturen. Das 15. Jahrhundert war das Jahrhundert schlechthin der ersten Zünfte. Dort, wo die Kunst der Nudelmacher etablierter war, gab es ein Netzwerk kleiner Manufakturen, die sich von Mailand über Rom,und Neapel bis nach Palermo und Savona verteilten.
Das industrielle Zeitalter – Pasta erobert die Welt
Von 1830 bis 1914, zwischen den beiden industriellen Revolutionen Italiens, wurden die ersten Maschinen für die Herstellung von Pasta konstruiert und eingesetzt. In diesem Zeitraum wurde die Pasta Teil der kulinarischen Tradition der wohlhabenderen sozialen Schichten, und der Verzehr von Nudeln wurde zu einem Statussymbol.
Pasta galt von nun an nicht mehr nur als Essen der armen Leute, sondern wurde auch bei Staatsempfängen Gästen aus der ganzen Welt serviert. Natürlich war man auch stolz auf die ersten großen Pastamaschinen und Produktionsstätten, die man gerne den Staatsoberhäuptern bei Besichtigungen zeigte. Die ersten hydraulischen Pressen stammen aus dem Jahr 1870. Das Mischen von Grieß mit Wasser wurde ebenso mechanisiert wie das Formen. Und damit wurde der handwerkliche Verarbeitungsprozess übertroffen.
Das Exportzeitalter
Zu Beginn des 20. Jahrhunderts eroberte italienische Pasta die Welt und wurde zum Exportschlager. Im Zuge dessen kam es zu einer intensiven Entwicklung der Teigwarenproduktion. 1914 war mit 70.000 Tonnen exportierten Nudeln ein Rekordjahr. Der größte Teil davon wurde in die Vereinigten Staaten geliefert. Es ist ein historisches Datum, das den Beginn der Teigwarenproduktion über die Grenzen hinaus markiert und belegt, das italienisches Pastahandwerk zur weltweit anerkannten „Marke“ wurde.
Pasta heute – zwischen Gegenwart und Zukunft
Heute ist die Pasta eine Ikone der mediterranen Küche. Sie ist dank ihrer Vielseitigkeit weltweit bekannt und geschätzt, denn sie lässt sich einfach und nahezu grenzenlos mit den typischen Zutaten verschiedener nationaler und regionaler Küchen kombinieren. Ein sehr einfaches Produkt, das es schafft, eine Reihe von Eigenschaften wie kein anderes Lebensmittel in sich zu vereinen: Nährwert, Haltbarkeit, extreme Vielseitigkeit, einfache Zubereitung, günstige Herstellung und zugleich hohe Qualität und einen authentischen Charakter. In einer Synthese von gesundheitsbewusster Ernährung und Genuss stellt die Pasta das „gute“ Essen schlechthin dar, das in der Lage ist, alle Gaumen in unendlichen Geschmackskombinationen zu befriedigen.
Frische Pasta selbst herzustellen macht große Freude. Und ich hoffe, dass auch Sie beim Lesen dieses Buches auf den Geschmack kommen. Aber im Alltag hat man nicht immer Zeit und Muße dazu – selbst als Italiener nicht. Und viele Pastaformen lassen sich auch gar nicht so einfach selbermachen. Getrocknete Pasta zu kaufen ist also auch für Pastaliebhaber keine Schande – und auch kein Verlust an Genuss. Aber eine gute Pasta sollte es sein! Und was gute getrocknete Pasta ausmacht, erfahren Sie in diesem Abschnitt.
SO WIRD GUTE PASTA PRODUZIERT
Wie wird getrocknete Pasta hergestellt? Und woran erkennen Sie, dass sie von guter Qualität ist? „Handgemacht“ ist hier nicht die für gute Qualität zwingende Eigenschaft. Hochwertige Pasta kann auch mithilfe von Maschinen und in großem, industriellem Maßstab hergestellt werden. Es sind vielmehr die Qualität der verwendeten Zutaten sowie ein auf den Prinzipien echten Pastahandwerks basierierender Produktionszyklus, die über die Qualität der Pasta entscheiden.
Der Herstellungsprozess von getrockneten Nudeln ist das Ergebnis jahrhundertelanger Tradition, er hat sich im Laufe der Zeit weiterentwickelt, aber das Produkt selbst ist unverändert geblieben: eine einfache Mischung aus Hartweizengrieß und Wasser. Der moderne Produktionszyklus, mit dem Nudeln in einer wunderbaren Formenvielfalt hergestellt werden, kann in sieben Phasen unterteilt werden:
1. Das Getreide
Für Pasta ohne Ei wird in Italien ausschließlich feiner Grieß aus Hartweizen verwendet. Und Hartweizen, „grano duro“, hat ganz besondere Eigenschaften. Sein im Vergleich zu Weichweizen, „grano tenero“, hoher Gluten- und niedrigerer Stärkegehalt sorgen dafür, dass die Pasta eine hohe Kochfestigkeit hat und „al dente“ gegart werden kann. Außerdem hat Hartweizen einen herzhafteren Geschmack.
2. Das Mahlen
Die Qualität des Hartweizengrießes ist die Grundvoraussetzung für beste Pasta: Es wird nur „Semola“ verwendet, Grieß, der aus dem Herzen des Hartweizenkorns gewonnen wird, von einheitlicher gelber Farbe, ohne Kleieteile, mit einem hohen Proteingehalt und hochwertigem Gluten. Im Bezug auf deutsche Grieße sagt die Bezeichnung „Grieß“ lediglich etwas über den Mahlgrad aus. Im wahrsten Sinne des Wortes grob gesagt ist alles, was grober als Mehl und feiner als Schrot gemahlen wurde, einfach Grieß. Man unterscheidet hierzulande lediglich nach den Getreidesorten, z. B. in Hartweizengrieß, Weichweizengrieß oder Dinkelgrieß.
In Italien nimmt man die Sache mit dem Grieß viel genauer und muss auf die Feinheiten achten: Für italienischen Hartweizengrieß wird das Getreide in einer Mühle zuerst gesiebt und von Verunreinigungen befreit. Während des Mahlvorgangs durchläuft es eine Reihe von Walzwerken. Am Anfang der Zerkleinerung zerfällt das Korn in Mehl- und Grießanteile sowie Schale und Keim. Während der Mehlkörper weicher ist, besteht der Grießkörper, das „Herz des Weizenkorns“ aus Stärkepartikeln, die durch Klebereiweiße (Gluten) zusammengehalten werden – dieser harte Kern ist perfekt für Pasta! Schalenteile sowie Mehlanteile werden ausgesiebt. Der Grießanteil wird weiter gemahlen. Es gibt drei Mahlstufen: grob, mittel und fein. Semola rimacinata, der fein gemahlene Hartweizengrieß, ist die Hauptzutat italienischer Pasta.
Oben: Giuseppe Di Martino. Unten: Gragnano in Kampanien gilt als Pastahauptstadt. Hier finden sich viele große Namen, von der kleinen Manufaktur bis zum großen Player.
3. Das Kneten
Der Hartweizengrieß wird in speziellen Knettanks mit reinem Wasser geknetet. Hier verbinden sich Stärke und Eiweiß mit Wasser und es bildet sich ein stabiles Glutengerüst aus, das die hydratisierten Stärkekörner hält.
4. Das Ziehen / Pressen
Während der Ziehphase wird der Teig durch Matrizen gepresst, die die jeweilige Form bestimmen. Die Matrizen sind zylindrisch oder rechteckig, bestehen aus Bronze oder Teflon und haben Ein- und Auslasslöcher. Pasta „al bronzo“, aus Bronzematrizen, hat eine raue und poröse Oberfläche. Das hat den Vorteil, dass so geformte Nudeln Aromen besser aufnehmen und Saucen besser anhaften. Sie neigen aber auch leichter zum Verkochen. Nudeln aus Teflonmatritzen sind glatter, neigen weniger zum Verkochen, nehmen weniger Aromen an und verbinden sich weniger stark mit Saucen. Welche Pasta am besten passt, hängt vom Rezept ab.
Eine der weiteren Pastasorten von Pastificio Di Martino.
5. Das Trocknen
Jetzt muss die Pasta „nur“ noch trocknen, damit sie haltbar wird. Während dieser Phase ruhen die Nudeln in Trocknern und werden von heißer Luft umflutet, um den Wassergehalt auf die gesetzlich vorgeschriebenen maximalen 12,5 % zu reduzieren. Was so einfach klingt, ist der wichtigste Schritt des gesamten Produktionszyklus. Gute Pasta braucht ausreichend Zeit und sollte schonend bei maximal 100 °C, idealerweise bei 40–80 °C bis zu 2 Tage lang trocknen dürfen. Denn nur so wird sie stabil und gart später schön bissfest.
Simona Palomba, zuständig für die Produktion und Qualitätssicherung bei Pastificio Di Martino.
6. Das Kühlen
Am Ende des Trocknungsprozesses werden die Nudeln in speziellen Maschinen gekühlt, bis sie wieder Raumtemperatur haben. So brechen sie später nicht in der Verpackung oder beim Kochen.
7. Das Verpacken
Zuletzt werden die Nudeln verpackt. Heute achtet man dabei auf nachhaltig produzierte Materialien.
DAS ZEICHNET GUTE PASTA AUS
Zunächst ist es wichtig, dass wir uns Gedanken darüber machen, woher die Zutaten kommen. Das gilt natürlich nicht nur für Pasta, sondern generell für alle Produkte, die wir zu uns nehmen. Der Hauptrohstoff für getrocknete Pasta ist in der Regel Hartweizen. In Süditalien schwört man daher auf einen robusten „Urweizen“. Sorten von antiker Herkunft, noch aus Zeiten der Römer, die sowohl zum Brotbacken als dann auch im 20. Jahrhundert überwiegend für die Pastaproduktion verwendet wurden. Bis etwa 1930 wurden allein in Sizilien 56 Urweizensorten gezählt. In ganz Italien sogar über 200. Zu den wichtigsten Urweizensorten Süditaliens gehören Senatore Cappelli, Timilia, Maiorca, Perciasacchi und Russello. In den 70er- und 80er-Jahren wurden dann viele dieser Urgetreidesorten durch ertragreichere Hybridsorten ersetzt, wodurch die Qualität des Weizens erheblich gemindert wurde. Aus diesem Grund ist es sehr wichtig, dass man schon beim Kauf auf die Verwendung eines hochwertigen Weizens achtet.
Man erkennt die Verwendung von italienischem Weizen durch den Zusatz „100 % grano italiano“ auf der Verpackung. Schwieriger ist es meist festzustellen, welcher Weizen denn genau verwendet wurde. Diese Informationen muss man sich leider in den meisten Fällen vorab im Internet besorgen. Manche Pastamanufakturen werben damit allerdings auch auf der Verpackung. So benutzt Beispielsweise unser Freund Salvatore Astorino „Senatore Cappelli“ aus Sizilien, und Giuseppe Di Martino verwendet für seine Premiumlinie „Pastificio dei Campi“ den Urweizen aus Apulien.
Im nächsten Schritt schützt das Europäische IGP-Siegel die geografische Herkunft der Pasta. Pasta, die zu 100 % aus Italien stammt, muss und darf das blau-gelbe bzw. rot-gelbe Siegel auf der Packung tragen. Auch hier steht dann auf der Verpacktung „100 % Pasta d´Italia“ oder „100 % Made in Italy“.
Ein Merkmal für wirklich hochwertige Pasta ist natürlich der Zusatz „fatto a mano“, handgemacht, und / oder „trafilata al bronzo“. Zu 100 % handgemacht wird Pasta natürlich nur in sehr kleinen Manufakturen bzw. von den Sfogline in der Emilia-Romagna oder etwa in Apulien in Vecchia Bari von den Frauen, die auf der Straße vor Ihren Häusern sitzen. Pastamanufakturen wie Astorino in Kalabrien, Martelli in der Toskana und viele weitere arbeiten halbhändig, was bedeutet dass zwar Maschinen den Teig pressen oder schneiden, aber dass nach wie vor Menschen nötig sind, um diese Maschinen zu füllen und mindestens noch 40 bis 50 % der Arbeitsschritte von Hand gemacht werden.
Direkt bei der Produktion der wahrscheinlich wichtigsten Pastasorte Italiens, meiner Lieblingsspaghetti von Di Martino.