3,99 €
La Vita Sana, nel mio progetto certamente, nella partenza e nei buoni propositi, dovrebbe essere un ciclo di piccole riflessioni.... che nello stesso momento ci offrono saggezza e anche buonumore, ci aiutano a riflettere su diverse cose della vita e poi a metterle in pratica, ognuno secondo le proprie capacità e possibilità ... Un libro con buonumore, scritto NEL MODO PIÙ LEGGERO POSSIBILE... ACCETTABILE E FACILE DA DIGERIRE...
Sie lesen das E-Book in den Legimi-Apps auf:
Seitenzahl: 79
La mia scrittura continua ed è un buon segno. Significa che l'autore è ancora in piedi, che vive e desidera vivere sano e a lungo.
Il secondo libretto ha un titolo che ci fa pensare:“Per essere un vero uomo non basta essere soltanto umano”. Perché questo titolo? Per essere un vero uomo ci vuole qualcosa di più, un notevole salto di qualità della nostra natura umana verso Dio. In ogni religione1 osserviamo la manifestazione di Dio all'uomo. Dio con la sua grazia aiuta l’uomo a diventare santo, illuminato o perfetto, insomma, unito con Dio in modo perfetto.
Ecco il senso del titolo del libretto, dovremmo assomigliare a Dio ed essere la sua immagine. La Bibbia ci spiega questo in modo perfetto3. Dio non è teorico ma è pratico e molto concreto. Per toglierci il dubbio su che cosa significhi essere la sua immagine e somiglianza diventa uno di noi4.
Vuoi capire cosa significa essere immagine di Dio? - guarda Gesù.
Vuoi capire cosa significa essere vero uomo – guarda Gesù!
Vuoi capire cosa significa perdonare – guarda Gesù!
Vuoi diventare santo/a – guarda Gesù! E così via....
Desidero condividere con voi tutto questo che passa nella mia testa e non mi lascia in pace. Desidero condividere con voi un'idea non nuova, vecchia come il Mondo ma sempre giovane, fresca e attuale:
Un'idea che ognuno di noi deve chiarire da solo dentro di sé, senza poter sostituirsi agli altri. Un percorso personale e molto intimo. Sarebbe facile farlo, specialmente per le persone che se lo possono permettere.
TROVO QUALCUNO, LO PAGO, LUI CERCA E QUANDO HA TROVATO MI APPLICA L'IDEA E SONO A POSTO!
DA SOLO... SENTIRE LE EMOZIONI CHE MI ACCOMPAGNANO...
SONO SENSAZIONI UNICHE E DEVO VIVERLE PERSONALMENTE PER CAPIRE COS'È LA FELICITA'!
DEVO CERCARLA SEMPRE E NELLO STESSO MOMENTO CONSERVARLA, SE NO – LA PERDO... MI SFUGGE... LA FELICITA' NON E' UNA COSA PRONTA E FINITA... LEI E' IN MOVIMENTO CONTINUO E SE VOGLIO AVERLA DEVO RINCORRERLA …
per poi influire nell'ambiente dove vivo in modo positivo e costruttivo. Per essere portatore di positività6.
Per stare bene ci vogliono tanti fattori messi insieme e non tutto dipende da me, ma la parte che dipende da me devo, almeno provo, a gestirla. Sicuramente posso essere padrone di me stesso: dei miei pensieri e del comportamento, del mio cuore.
Spesso vuole convincerci e farci credere che la vita è come una catena di montaggio che ci insegna i movimenti del robot, veloci e precisi, senza pensare e riflettere, con il tempo contato. La società sempre più frenetica e senza uno scopo preciso.
Sembra che non ci sia uno scopo preciso, invece lo scopo c'è, eccome!
(Aiuto 118 aiuto 118 aiuto 118 – ossigeno prego...)
Nella crescita personale deve e, ripeto ancora una volta, deve arrivare il momento che sarò capace di gestire almeno me stesso e tutto quello che trovo nella mia vita intima.
Devo trovare un sano distacco dalla società che mi circonda e vuole infiltrarsi nella mia vita, che vuole schiavizzarmi nel suo circuito cieco e senza uscita, nel suo circuito viziato. Chi non è capace di difendersi, perché il suo “sistema immunitario” già funziona poco, oppure non vuole farlo perché non vuole sforzarsi e impegnarsi, spesso si giustifica cercando colpevoli fuori di sé:
possono essere le altre persone;
il sistema sociale e politico;
il lavoro, gli impegni,
la famiglia, i figli,
il tempo.
Può essere che mi fa comodo correre – anche questo può essere una bella scusa per non impegnarmi nella ricerca della felicità.
NON LO HAI PERCHÉ NON VUOI AVERLO! OPPURE NON SEI CAPACE DI GESTIRLO! E' FUORI CONTROLLO COME LA BOMBA NUCLEARE7, che uccide e rovina. Sappiamo anche che lo stesso uranio e plutonio controllati possono dare tantissimi benefici come centrali nucleari, che producono l'energia così importante per la nostra vita.
Se vogliamo possiamo trovare mille scuse per sentirci giustificati. Ma così è troppo facile! Vedere le colpe dappertutto e in tutti, ma non vederle in se stessi.
I racconti sono la mia specialità, allora leggetelo con attenzione.
All'inizio del cristianesimo, nei tempi dei Padri del deserto, tanti cristiani andavano nel deserto a vivere come eremiti. In una comunità di monaci c’era un monaco che si lamentava sempre di tutti e di tutto e cercava le colpe in tutti, ma mai in se stesso. Se era nervoso era colpa loro, se diceva le parolacce era colpa loro e così trascorreva ogni suo giorno. Il suo desiderio era stare da solo, perché pensava che in questo modo poteva stare tranquillo e beato. Allora il suo superiore gli permise di andare in un luogo solitario, lontano dalla comunità, per vivere da solo. Che gioia e che entusiasmo! “Finalmente potrò godere la pace”: diceva! “Amen! Cosi sia! E ancora amen!”.
Una settimana di pace, un'altra e ancora un'altra... e così via. “Avevo ragione”: diceva! “ Sapevo che la colpa era degli altri. Ecco! Sto da solo e tutto è a posto!”. Però! Però! Però!
Qualche volta andava a prendere l'acqua in un pozzo lontano dalla sua dimora e lo faceva volentieri. Durante il tragitto cantava e pregava. Un giorno stava tornando ed era contentissimo, perché già da più di un anno viveva da solo e neanche una volta aveva perso la pazienza o si era arrabbiato. “Non c’era motivo”- diceva - “vivo da solo in piena armonia; colpevoli qui non ce ne sono”.
In quel giorno così bello, il monaco inavvertitamente rovesciò il secchiello con l'acqua. Attenzione! E cosa accadde? Uscì la verità!
In un attimo cominciò a gridare, a dire parolacce, perfino le bestemmie...ed ecco , arrivò l'illuminazione!
Capì una cosa importantissima: che non erano gli altri i colpevoli, ma lui stesso. Si pentì e ritornò in comunità, chiedendo scusa a tutti!
Credetemi è proprio così! Dobbiamo guardare a noi stessi e non giudicare gli altri. Il vero cambiamento nel mondo e negli altri inizia nei nostri cuori. Qui è la partenza. Interessante! Quando cambio il mio cuore si cambia anche il mondo, pur rimanendo sempre lo stesso. Posso dare al mondo e agli altri soltanto ciò che possiedo. Se sono vuoto, che cosa posso offrire agli altri? Sì sì! Hai ragione! Posso dare il Vuoto, soltanto il Vuoto e nient’altro.
INSOMMA! DEVO CAMBIARE ME STESSO! PERO' NON IN MODO SUPERFICIALE E ARTIFICIALE, MA NELLA PROFONDITÀ DEL MIO CUORE. DEVO CAMBIARE QUELLO CHE POSSO E ACCETTARE QUELLO CHE NON POSSO CAMBIARE8.
In questo momento vorrei raccontarvi un episodio della vita di san Francesco9 (spero che tutti già abbiamo sentito parlare di lui).
"Un giorno San Francesco stava pregando fervidamente il Signore, quando sentì una voce: “Francesco, se vuoi conoscere la mia volontà, devi disprezzare e odiare tutto quello che mondanamente amavi e bramavi possedere. Quando avrai cominciato a fare così, ti parrà insopportabile e amaro quanto per l’innanzi ti era attraente e dolce; e dalle cose che una volta aborrivi, attingerai dolcezza grande e immensa soavità”.
Felice di questa rivelazione e divenuto forte nel Signore, Francesco, mentre un giorno cavalcava nei paraggi di Assisi, incontrò sulla strada un lebbroso. Di questi infelici egli provava un invincibile ribrezzo; ma stavolta, facendo violenza al proprio istinto, smontò da cavallo e offrì al lebbroso un denaro, baciandogli la mano. E ricevendone un bacio di pace, risalì a cavallo e seguitò il suo cammino. Da quel giorno cominciò a svincolarsi dal proprio egoismo, fino al punto di sapersi vincere perfettamente, con l’aiuto di Dio.
Trascorsi pochi giorni, prese con sé molto denaro e si recò all’ospizio dei lebbrosi; li riunì e distribuì a ciascuno l’elemosina, baciandogli la mano. Nel ritorno, il contatto che dianzi gli riusciva repellente, quel vedere cioè e toccare dei lebbrosi, gli si trasformò veramente in dolcezza. Confidava lui stesso che guardare i lebbrosi gli era talmente increscioso, che non solo si rifiutava di vederli, ma nemmeno sopportava di avvicinarsi alle loro abitazioni. Capitandogli di transitare presso le loro dimore o di vederne qualcuno, sebbene la compassione lo stimolasse a fare l’elemosina per mezzo di qualche altra persona, lui voltava però sempre la faccia all’altra parte e si turava le narici. Ma per grazia di Dio diventò compagno e amico dei lebbrosi così che, come afferma nel suo Testamento, stava in mezzo a loro e li serviva umilmente."10.
Ecco! Avete capito cosa deve succedere nella nostra vita?
Dobbiamo cambiare noi stessi per vedere tutto con occhi diversi.
Se non imparo a gestire l’influenza della società su di me, essa può disturbarmi fino al punto di soffocarmi, tagliarmi le ali e bloccarmi nello sviluppo. Non dico che è facile “staccarsi” dalla realtà che mi circonda, ma è possibile. Devo lavorare su me stesso. Vi dico, non è facile questo. Le cose belle in genere non sono facili. Costano tanto impegno e non sempre sono ben viste dagli altri. Perché? Perché toccano le coscienze.
Se volete volare dovete staccarvi e dovete superare la negativa influenza della società11. Sicuramente non è facile, ma vi giuro che è possibile. Come al solito cerchiamo l'aiuto di Gesù. Lui dice:
In questo punto ci può aiutare san Paolo Apostolo che ci ammonisce:
“13.
Immagino che le parole di Gesù e di San Paolo, il suo Apostolo, non sono soltanto per i cristiani ma per tutti gli uomini del mondo. Tutti vogliamo essere felici perché siamo stati creati da Dio per la felicità ed essa è incisa in modo incancellabile nella profondità dei nostri cuori. Un richiamo continuo.
Per favore! Fermati un po’... fermati e ascolta! La senti? No! Allora fermati ancora di più. Ascolta! No! Allora fermati ancora di più. Ascolta!