La Traviata - Francesco Maria Piave - E-Book

La Traviata E-Book

Francesco Maria Piave

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Beschreibung

Libretto multilingue dell'opera in tre atti che narra l'amore delicato ed autentico tra la cagionevole Violetta ed Alfredo Germont. 

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LA TRAVIATA

INDICE DEI CONTENUTI - TABLE OF CONTENTS

LIBRETTO ITALIANO

ATTO PRIMO

ATTO SECONDO

ATTO TERZO

~ • ~ • ~ • ~

ENGLISH LIBRETTO

ACT ONE

ACT TWO

ACT THREE

~ • ~ • ~ • ~

DEUTSCH LIBRETTO

ERSTER AKT

ZWEITER AKT

DRITTER AKT

~ • ~ • ~ • ~

LIBRETO ESPAÑOL

PRIMERO ACTO

SEGUNDO ACTO

TERCERO ACTO

~ • ~ • ~ • ~

LIVRET FRANÇAIS

PREMIER ACTE

DEUXIÈME ACTE

TROISIÈME ACTE

LIBRETTO ITALIANO

LA TRAVIATA

Melodramma in tre atti

musica di Giuseppe Verdi

libretto di Francesco Maria Piave

tratto dal romanzo "La dame aux camélias" di Alexandre Dumas figlio

PERSONAGGI:

VIOLETTA VALÉRY, Concubina (Soprano)

FLORA BERVOIX, sua amica (Mezzosoprano)

ANNINA, serva di Violetta (Mezzosoprano)

ALFREDO GERMONT, Amante di Violetta (Tenore)

GIORGIO GERMONT, suo padre (Baritono)

GASTONE, Visconte de Letorières (Tenore)

BARONE DOUPHOL, protettore di Violetta (Baritono)

MARCHESE D’OBIGNY, Amante di Flora (Basso)

DOTTORE GRENVIL, medico di Violetta (Basso)

GIUSEPPE, servo di Violetta (Tenore)

DOMESTICO di Flora (Basso)

COMMISSIONARIO (Basso)

CORO

Signori e Signore amici di Violetta e Flora, Matadori, Piccadori, Zingari

ATTO PRIMO

Salotto in casa di Violetta. Nel fondo è la porta che mette ad altra sala; ve ne sono altre due laterali; a sinistra, un caminetto con sopra uno specchio. Nel mezzo è una tavola riccamente imbandita.Violetta, seduta sopra un divano, sta discorrendo col Dottore e con alcuni amici, mentre alri vanno ad incontrare quelli che sopraggiungono,tra i quali sono il Barone e Flora al braccio del Marchese.

CORO I

Dell'invito trascorsa è già l'ora

Voi tardaste

CORO II

Giocammo da Flora.

E giocando quell'ore volar.

VIOLETTA

andando loro incontro

Flora, amici, la notte che resta

D'altre gioie qui fate brillar

Fra le tazze è più viva la festa

FLORA E MARCHESE

E goder voi potrete?

VIOLETTA

Lo voglio;

Al piacere m'affido, ed io soglio

Col tal farmaco i mali sopir.

TUTTI

Sì, la vita s'addoppia al gioir.

GASTONE

entrando con Alfredo

In Alfredo Germont, o signora,

Ecco un altro che molto vi onora;

Pochi amici a lui simili sono.

VIOLETTA

Dà la mano ad Alfredo, che gliela bacia

Mio Visconte, merce' di tal dono.

MARCHESE

Caro Alfredo

ALFREDO

Marchese

Si stringono la mano

GASTONE

ad Alfredo

T'ho detto:

L'amistà qui s'intreccia al diletto.

I servi frattanto avranno imbandito le vivande

VIOLETTA

ai servi

Pronto è il tutto?

Un servo accenna di sì

Miei cari sedete:

È al convito che s'apre ogni cor.

TUTTI

Ben diceste le cure segrete

Fuga sempre l'amico licor.

Siedono in modo che Violetta resti tra Alfredo e Gastone, di fronte vi sarà Flora, tra il Marchese ed il Barone, gli altri siedono a piacere. V'ha un momento di silenzio; frattanto passano i piatti, e Violetta e Gastone parlano sottovoce tra loro, poi:

GASTONE

piano, a Violetta

Sempre Alfredo a voi pensa.

VIOLETTA

Scherzate?

GASTONE

Egra foste, e ogni dì con affanno

Qui volò, di voi chiese.

VIOLETTA

Cessate.

Nulla son io per lui.

GASTONE

Non v'inganno.

VIOLETTA

ad Alfredo

Vero è dunque? onde è ciò?

Nol comprendo.

ALFREDO

sospirando

Si, egli è ver.

VIOLETTA

ad Alfredo

Le mie grazie vi rendo.

Voi Barone, feste altrettanto

BARONE

Vi conosco da un anno soltanto.

VIOLETTA

Ed ei solo da qualche minuto.

FLORA

piano al Barone

Meglio fora se aveste taciuto.

BARONE

piano a Flora

Mi è increscioso quel giovin

FLORA

Perché?

A me invece simpatico egli è.

GASTONE

ad Alfredo

E tu dunque non apri più bocca?

MARCHESE

a Violetta

È a madama che scuoterlo tocca

VIOLETTA

Mesce ad Alfredo

Sarò l'Ebe che versa.

ALFREDO

con galanteria

E ch'io bramo

immortal come quella.

TUTTI

Beviamo.

GASTONE

O barone, né un verso, né un viva

Troverete in quest'ora giuliva?

Il Barone accenna di no

Dunque a te

ad Alfredo

TUTTI

Sì, sì, un brindisi.

ALFREDO

L'estro

Non m'arride

GASTONE

E non se' tu maestro?

ALFREDO

a Violetta

Vi fia grato?

VIOLETTA

Sì.

ALFREDO

s'alza

Sì? L'ho già in cor.

MARCHESE

Dunque attenti

TUTTI

Sì, attenti al cantor.

ALFREDO

Libiam ne' lieti calici

Che la bellezza infiora,

E la fuggevol ora

S'inebri a voluttà.

Libiam ne' dolci fremiti

Che suscita l'amore,

Poiché quell'occhio al core

indicando Violetta

Onnipotente va.

Libiamo, amor fra i calici

Più caldi baci avrà.

TUTTI

Libiamo, amor fra i calici

Più caldi baci avrà.

VIOLETTA

s'alza

Tra voi saprò dividere

Il tempo mio giocondo;

Tutto è follia nel mondo

Ciò che non è piacer.

Godiam, fugace e rapido

È il gaudio dell'amore;

È un fior che nasce e muore,

Né più si può goder.

Godiam c'invita un fervido

Accento lusinghier.

TUTTI

Godiam la tazza e il cantico

La notte abbella e il riso;

In questo paradiso

Ne scopra il nuovo dì.

VIOLETTA

ad Alfredo

La vita è nel tripudio.

ALFREDO

a Violetta

Quando non s'ami ancora.

VIOLETTA

ad Alfredo

Nol dite a chi l'ignora.

ALFREDO

a Violetta

È il mio destin così

TUTTI

Godiam la tazza e il cantico

La notte abbella e il riso;

In questo paradiso

Ne scopra il nuovo dì.

S'ode musica dal'altra sala

Che è ciò?

VIOLETTA

Non gradireste ora le danze?

TUTTI

Oh, il gentil pensier! tutti accettiamo.

VIOLETTA

Usciamo dunque

S'avviano alla porta di mezzo, ma Violetta è colta da subito pallore

Ohimé!

TUTTI

Che avete?

VIOLETTA

Nulla,

Nulla.

TUTTI

Che mai v'arresta

VIOLETTA

Usciamo

Fa qualche passo, ma è obbligata a nuovamente fermarsi e sedere

Oh Dio!

TUTTI

Ancora!

ALFREDO

Voi soffrite?

TUTTI

O ciel! ch'è questo?

VIOLETTA

Un tremito che provo. Or là passate

indica l'altra sala

Tra poco anch'io sarò

TUTTI

Come bramate

Tutti passano all'altra sala, meno Alfredo che resta indietro

VIOLETTA

guardandosi allo specchio

Oh qual pallor!

Volgendosi, s'accorge d'Alfredo

Voi qui!

ALFREDO

Cessata è l'ansia

Che vi turbò?

VIOLETTA

Sto meglio.

ALFREDO

Ah, in cotal guisa

V'ucciderete aver v'è d'uopo cura

Dell'esser vostro

VIOLETTA

E lo potrei?

ALFREDO

Se mia

Foste, custode io veglierei pe' vostri

Soavi dì.

VIOLETTA

Che dite? ha forse alcuno

Cura di me?

ALFREDO

con fuoco

Perché nessuno al mondo

V'ama

VIOLETTA

Nessun?

ALFREDO

Tranne sol io.

VIOLETTA

ridendo

Gli è vero!

Sì grande amor dimenticato avea

ALFREDO

Ridete? e in voi v'ha un core?

VIOLETTA

Un cor? Sì forse e a che lo richiedete?

ALFREDO

Oh, se ciò fosse, non potreste allora

Celiar.

VIOLETTA

Dite davvero?

ALFREDO

Io non v'inganno.

VIOLETTA

Da molto è che mi amate?

ALFREDO

Ah sì, da un anno.

Un dì, felice, eterea,

Mi balenaste innante,

E da quel dì tremante

Vissi d'ignoto amor.

Di quell'amor ch'è palpito

Dell'universo intero,

Misterioso, altero,

Croce e delizia al cor.

VIOLETTA

Ah, se ciò è ver, fuggitemi

Solo amistade io v'offro:

Amar non so, né soffro

Un così eroico amor.

Io sono franca, ingenua;

Altra cercar dovete;

Non arduo troverete

Dimenticarmi allor.

GASTONE

Si presenta sulla porta di mezzo

Ebben? che diavol fate?

VIOLETTA

Si foleggiava

GASTONE

Ah! ah! sta ben restate.

Rientra

VIOLETTA

ad Alfredo

Amor dunque non più

Vi garba il patto?

ALFREDO

Io v'obbedisco. Parto

per andarsene

VIOLETTA

A tal giungeste?

Si toglie un fiore dal seno

Prendete questo fiore.

ALFREDO

Perché?

VIOLETTA

Per riportarlo

ALFREDO

tornando

Quando?

VIOLETTA

Quando

Sarà appassito.

ALFREDO

O ciel! domani

VIOLETTA

Ebben,

Domani.

ALFREDO

Prende con trasporto il fiore

Io son felice!

VIOLETTA

D'amarmi dite ancora?

ALFREDO

per partire

Oh, quanto v'amo!

VIOLETTA

Partite?

ALFREDO

tornando a lei baciandole la mano

Parto.

VIOLETTA

Addio.

ALFREDO

Di più non bramo.

Esce

TUTTI

Si ridesta in ciel l'aurora,

E n'è forza di partir;

Merce' a voi, gentil signora,

Di sì splendido gioir.

La città di feste è piena,

Volge il tempo dei piacer;

Nel riposo ancor la lena

Si ritempri per goder!

Partono alla destra

VIOLETTA

È strano! è strano! in core

Scolpiti ho quegli accenti!

Sarìa per me sventura un serio amore?

Che risolvi, o turbata anima mia?

Null'uomo ancora t'accendeva O gioia

Ch'io non conobbi, essere amata amando!

E sdegnarla poss'io

Per l'aride follie del viver mio?

Ah, fors'è lui che l'anima

Solinga ne' tumulti

Godea sovente pingere

De' suoi colori occulti!

Lui che modesto e vigile

All'egre soglie ascese,

E nuova febbre accese,

Destandomi all'amor.

A quell'amor ch'è palpito

Dell'universo intero,

Misterioso, altero,

Croce e delizia al cor.

A me fanciulla, un candido

E trepido desire

Questi effigiò dolcissimo

Signor dell'avvenire,

Quando ne' cieli il raggio

Di sua beltà vedea,

E tutta me pascea

Di quel divino error.

Sentìa che amore è palpito

Dell'universo intero,

Misterioso, altero,

Croce e delizia al cor!

Resta concentrata un istante, poi dice

Follie! follie delirio vano è questo!

Povera donna, sola

Abbandonata in questo

Popoloso deserto

Che appellano Parigi,

Che spero or più?

Che far degg'io!

Gioire,

Di voluttà nei vortici perire.

Sempre libera degg'io

Folleggiar di gioia in gioia,

Vo' che scorra il viver mio

Pei sentieri del piacer,

Nasca il giorno, o il giorno muoia,

Sempre lieta ne' ritrovi

A diletti sempre nuovi

Dee volare il mio pensier.

Entra a sinistra

ATTO SECONDO

Casa di campagna presso Parigi. Salotto terreno. Nel fondo in faccia agli spettatori, è un camino, sopra il quale uno specchio ed un orologio, fra due porte chiuse da cristalli che mettono ad un giardino. Al primo piano, due altre porte, una di fronte all'altra. Sedie, tavolini, qualche libro, l'occorrente per scrivere.

ALFREDO

deponendo il fucile

Lunge da lei per me non v'ha diletto!

Volaron già tre lune

Dacché la mia Violetta

Agi per me lasciò, dovizie, onori,

E le pompose feste

Ove, agli omaggi avvezza,

Vedea schiavo ciascun di sua bellezza

Ed or contenta in questi ameni luoghi

Tutto scorda per me. Qui presso a lei

Io rinascer mi sento,

E dal soffio d'amor rigenerato

Scordo ne' gaudii suoi tutto il passato.

De' miei bollenti spiriti

Il giovanile ardore

Ella temprò col placido

Lesen Sie weiter in der vollständigen Ausgabe!

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