Frasi celebri - i visionari della silicon valley - Simone Del Bianco - E-Book

Frasi celebri - i visionari della silicon valley E-Book

Simone Del Bianco

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Beschreibung

Sono i VISIONARI della rivoluzione digitale che con i loro prodotti hanno completamente modificato, nell’ultimo decennio, il nostro modo di vivere.Steve Jobs, Bill Gates, Sergey Brin, Larry Page, Jeff Bezos, Linus Torvalds, Larry Ellison, Mark Zuckerberg, Jimmy Wales, Dannis Crowley, Jack Dorsey, Chad Hurley, David Filo, Jerry Yang e Don Valentine. Le loro aziende sono Apple, Pixar, Microsoft, Google, Oracle, Amazon, Facebook, Foursquare, Twitter, Wikipedia, YouTube, Yahoo! e Sequoia Capital.Tutti i giorni utilizziamo i loro prodotti, le loro applicazioni, il loro software.Abbiamo selezionato alcune delle loro frasi più celebri per delinearne il carattere, la visione, la leadership e la loro influenza.Ogni capitolo è dedicato a uno di questi condottieri e accanto ad alcuni cenni biografici sono state selezionate le frasi celebri e gli aforismi che hanno reso questi personaggi icone del nostro tempo.

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Prefazione

I TITANI della tecnologia di questo secolo.

Sono i VISIONARI della rivoluzione digitale che con i loro prodotti hanno completamente modificato, nell’ultimo decennio, il nostro modo di vivere.

Steve Jobs, Bill Gates, Sergey Brin, Larry Page, Jeff Bezos, Linus Torvalds, Larry Ellison, Mark Zuckerberg,Jimmy Wales, Dannis Crowley, Jack Dorsey, Chad Hurley, David Filo, Jerry Yang e Don Valentine.

Le loro aziende sono Apple, Pixar, Microsoft, Google, Oracle, Amazon, Facebook, Foursquare, Twitter, Wikipedia, YouTube, Yahoo! e Sequoia Capital.

Tutti i giorni utilizziamo i loro prodotti, le loro applicazioni, il loro software.

Abbiamo selezionato alcune delle loro frasi più celebri per delinearne il carattere, la visione, la leadership e la loro influenza.

Ogni capitolo è dedicato a uno di questi condottieri e accanto ad alcuni cenni biografici sono state selezionate le frasi celebri e gli aforismi che hanno reso questi personaggi icone del nostro tempo.

Simone Del Bianco è dottore commercialista e revisore contabile e socio di una importante società di revisione di bilanci.

Alessandro Forconi è un top manager di un importante istituto di credito che ha fatto della presenza online e dell’innovazione dei suoi prodotti il suo punto di forza.

Entrambi esperti di tecnologia ed informatica e appassionati dei prodotti Apple e non Apple, condividono le loro esperienze tecnologiche nel sito www.simsim.it.

© Simone Del Bianco - Alessandro Forconi, febbraio 2012. Tutti i nomi dei prodotti hardware e software qui menzionati sono di proprietà e registrati dalle rispettive aziende.

STEVE JOBS

Cenni Biografici

Steven Paul Jobs nasce il 24 febbraio 1955 a Green Bay, California da Joanne Carole Schieble e Abdulfattah "John" Jandali, i quali, essendo ancora giovani studenti universitari, lo danno in adozione quando è ancora in fasce; Steve viene adottato da Paul e Clara Jobs, della Santa Clara Valley, sempre in California. Qui trascorre un'infanzia felice, insieme alla sorella adottiva minore Mona e prosegue senza particolari problemi, denotando brillanti capacità scientifiche nel suo iter scolastico; si diploma a 17 anni (1972) alla Homestead High School di Cupertino, paese che diventerà il terreno dei quartieri generali della sua creatura futura: la Apple.

Nello stesso anno Steve Jobs si iscrive al Reed College di Portland, specialmente per rivolgere l'attenzione alla sua principale passione, l'informatica, ma la via accademica non viene percorsa per molto tempo: dopo un semestre abbandona l'università ed inizia a lavorare in Atari come programmatore di videogames, perlomeno fino a quando raggiunge il denaro necessario per poter partire per un viaggio verso l'India.

Al ritorno, nel 1974, coinvolge il suo ex compagno di liceo e caro amico Steve Wozniak (con il quale faceva parte dell'Homebrew Computer Club - un gruppo di appassionati di informatica che si ritrovava nel garage di Gordon French, a Menlo Park nella futura Silicon Valley) nella fondazione di Apple Computer, società del tutto artigianale: con la "mela" i due muovono i primi passi verso la fama nel mondo dell'informatica, grazie ai loro modelli di microcomputer particolarmente avanzati e stabili, Apple II e Apple Macintosh; il costo iniziale viene sostenuto vendendo alcuni beni personali dei due fondatori, quali la macchina di Jobs e il calcolatore scientifico di Wozniak.

Ma la via per la fama spesso non si rivela tutta in piano e nemmeno facile da percorrere: Wozniak ha un incidente aereo nel 1983, dal quale si salva non senza ferite, ma sceglie di lasciare Apple per vivere la sua vita in altro modo; nello stesso anno Jobs convince John Sculley, presidente della Pepsi, a unirsi a lui: questa mossa gli sarà fatale poiché a seguito dell'insuccesso di Apple III nel 1985, Steve Jobs viene estromesso dal consiglio di amministrazione di Apple.

Jobs non si perde però d'animo e fonda la NeXT Computer con l'obiettivo di creare una nuova rivoluzione tecnologica. Nel 1986 compra la Pixar dalla LucasFilms. NeXT non funziona come il mercato richiederebbe, l'azienda produce computer migliori dei concorrenti, ma l'eccellenza viene annullata dai costi superiori delle macchine, tanto che nel 1993 Jobs è costretto a chiudere la sezione hardware della sua creatura. In altro modo si muove Pixar, la quale si occupa principalmente di animazione, sfornando nel 1995 "Toy Story - Il mondo dei giocattoli".

"Se Atene piange, Sparta non ride", così si può tradurre la situazione che si crea nel frattempo in casa Apple: il Mac OS, sistema operativo delle macchine Apple è obsoleto, la dirigenza è quindi alla ricerca di un S.O. snello ed innovativo; in questo frangente Steve Jobs fa la figura del leone, riuscendo a far assorbire NeXT Computer da Apple, la quale fa rientrare le sue perdite finanziarie e fa ritornare Steve Jobs con il ruolo di C.E.O. (Chief Executive Officer). Jobs torna, senza stipendio, e rimpiazza Gil Amelio, licenziato per i suoi pessimi risultati: porta con sé NeXTStep, ovvero il sistema operativo che da lì a breve passa alla storia come Mac OS X.

Mentre Mac OS X è ancora in cantiere, Jobs introduce sul mercato l'iMac, l'innovativo computer All-in-one, che salva dal fallimento la casa americana; Apple riceve in breve tempo un ulteriore rilancio dall'introduzione dell'OS X, sviluppato su una base Unix.

Nel 2002 Apple decide di affrontare anche il mercato della musica digitale, introducendo sul mercato il lettore che ha rivoluzionato, più o meno consapevolmente, tale mercato: l'iPod. Legata a questo lettore, viene sviluppata anche la piattaforma iTunes, che diventa il più grande mercato virtuale di musica, creando di fatto una vera rivoluzione.

Negli anni successivi, dalla casa guidata dal CEO di Cupertino, vengono rilasciati altri modelli di successo: G4 (2003/2004), l'iBook (2004) e il MacBook (2005) che raggiunge la considerevole fetta del 20% di mercato del settore hardware.

La fervida mente del programmatore californiano non smette di rivoluzionare altri mercati: il nuovo prodotto si chiama iPhone, un telefono cellulare che, al di là della multifunzionalità, è di fatto il primo telefono completamente touchscreen: la vera grande novità è l'annullamento della presenza ingombrante della tastiera, che lascia così al dispositivo maggiore spazio alle immagini ed alle funzioni. Il prodotto, lanciato sul mercato il 29 giugno 2007, ha riscosso un enorme - benché previsto - successo, con più di 1.500.000 pezzi venduti nell'arco dei primi cinque mesi. In Italia arriva nel 2008 con la sua versione 2.0, più veloce, dotato di gps e ancora più economico: l'obiettivo dichiarato è quello di "essere ovunque", replicando così il successo di diffusione dell'iPod. Con la diffusione delle applicazioni, rese disponibili sulla piattaforma online chiamata AppStore, e l'introduzione del modello "4", l'iPhone non smette di macinare record su record.

Steve Jobs era stato colpito nel 2004 da una forma rara ma curabile di cancro al pancreas dalla quale si era ripreso. I segni di una nuova malattia si manifestano dopo quattro anni, così all'inizio del 2009 lascia i suoi poteri di amministratore delegato a Tim Cook, direttore generale di Apple.

Torna al lavoro e calca nuovamente il palco nel giugno 2009, quando presenta il rinnovo dell'intera gamma iPod. Appare in condizioni migliori rispetto all'ultima volta che si era mostrato al pubblico e nell'occasione ringrazia il ragazzo di vent'anni, deceduto in un incidente stradale, che gli ha donato il fegato, invitando tutti a diventare donatori.

Alla fine di gennaio 2010 presenta la sua nuova scommessa: il nuovo prodotto Apple si chiama iPad e introduce nel mercato una nuova categoria di prodotti, chiamata "tablet".

Il 24 agosto 2011 cede definitivamente il ruolo di CEO di Apple a Tim Cook. Poche settimane dopo, la sua lunga lotta contro il cancro termina: Steve Jobs, una delle figure più importanti e significative dell'era digitale. Muore il 6 ottobre 2011 all'età di 56 anni.

Frasi celebri

 

 

 

“Essere l'uomo più ricco al cimitero non mi interessa...Andare a letto la notte sapendo che abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso...quello mi interessa.”

 

 

“Sfortunatamente, la gente non si sta ribellando contro Microsoft. Non conoscono niente di meglio.”

 

 

“Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.”

 

 

“L'unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l'avrai davanti. E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continua a cercare finché non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii folle.”

 

 

“Se vivrai ogni giorno pensando che potrebbe essere l’ultimo, quasi certamente un giorno avrai ragione.”

 

 

“Negli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: "Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?". E ogni qualvolta la risposta è no per troppi giorni di fila, capisco che c'è qualcosa che deve essere cambiato.”

 

 

“I personal computer diventeranno come i camion. Resteranno in giro, ma saranno usati da poche persone.”

 

 

“Ricordarsi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita. Perché quasi tutte le cose – tutte le aspettative di eternità, tutto l’orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire – semplicemente svaniscono di fronte all’idea della morte, lasciando solo quello che c’è di realmente importante. Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di chi pensa che avete qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è ragione per non seguire il vostro cuore.”